Il cavolfiore (Brassica oleracea var. botrytis) è una specie di coltivazione del cavolo del quale di utilizza maggiormente l’infiorescenza a scopi alimentari.
Fa parte della famiglia delle Crucifere (o Brassicacee) come altri prodotti utilizzati comunemente lungo il periodo autunno/inverno alle nostre latitudini: cavolo broccolo, il cavolo romanesco, wasabi, rucola e molti altri.
Queste piante hanno la caratteristica comune di contenere un buon quantitativo di minerali come zolfo (che è causa spesso dell’odore pungente in cottura), calcio, fosforo, rame, iodio, selenio e magnesio, inoltre sono (in particolare se assunti a crudo o con cotture molto veloci) molto ricchi in vitamina C, non a caso è una pianta consumata nei periodi invernali a prevenzione delle forme influenzali tipiche del periodo.
A livello della nutrizione possiamo riportare il bassissimo contenuto di calorie (25 calorie per 100g prodotto) e di carboidrati (meno di 5g su 100g di prodotto di cui 2 di fibra), sono i micronutrienti che abbiamo visto precedentemente, che lo rendono un alleato ottimo per l’inverno.
Il notevole contenuto di fibre su 100g di prodotto favorisce il transito intestinale e nel lungo periodo può essere un alleato nella prevenzione dele forme tumorali dell’intestino crasso.
Tra le molecole più interessanti che possiamo trovare specificamente nel cavolfiore è studiato l’indolo-3-carbinolo che sembra essere correlata nella prevenzione di alcune forme tumorali dello stomaco e dei polmoni.
Come possiamo utilizzarlo al meglio?
In piccole porzioni a crudo da abbinare all’insalata (rende più crunchy l’insalata e ne possiamo sfruttare il maggior contenuto di vitamina c) oppure bollito e poi gratinato al forno con un formaggio stagionato per renderlo un piatto unico ricco di minerali disponibili.
Per renderlo più appetibile per i bambini possiamo creare una gustosa ricetta, clicca e vai alla preparazione di: ORECCHIE D’ELEFANTE DI CAVOLFIORE AL FORNO
(Articolo della dott. Paolo Gallo)