Oltre alle vitamine, anche i sali minerali sono fondamentali nella regolazione delle funzioni biologiche. Sono presenti in tracce nelle cellule, nei tessuti e nei fluidi corporei e sono indispensabili per il mantenimento della vita. Pur non fornendo energia sotto forma di calorie (come carboidrati, proteine e lipidi), i sali minerali sono essenziali per il corretto funzionamento di numerosi processi fisiologici e biochimici. Si classificano in due categorie principali: macroelementi e microelementi, a seconda delle quantità necessarie.
Il potassio fa parte dei macroelementi ed è uno dei minerali maggiormente presenti nel corpo umano: in un individuo adulto ne sono presenti circa 180 grammi. Tuttavia, secondo i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, gli italiani ne assumono molto meno di quello che dovrebbero. È importante che i suoi livelli nel corpo vengano mantenuti costanti attraverso una regolare assunzione di alimenti ricchi di potassio. L’organismo umano, infatti, non è in grado di produrlo da solo e, una volta espulso con le funzioni corporee, è necessario reintegrarlo.
Potassio, a cosa serve?
Esso svolge innumerevoli funzioni. Innanzitutto è necessario per il nutrimento della cellula: regola il contenuto di acqua intracellulare, partecipa alla costruzione di proteine ed alla trasformazione degli zuccheri in glicogeno, attivando molti enzimi coinvolti nel metabolismo energetico. Inoltre, è la corrente che fa contrarre i nostri muscoli. Questo è molto importante in quanto, in combinazione con il sodio, di cui ne corregge gli effetti negativi, regola il battito del cuore e la pressione sanguigna.
Come anticipato, è in grado di contrastare gli effetti negativi del sodio quando questo è assunto in eccesso con l’alimentazione. Infatti, il potassio riduce il rischio di calcoli renali aiutando l’organismo ad espellere più sodio nelle urine, controllando così la pressione sanguigna.
Quali sono gli alimenti più ricchi di potassio?
E' presente in numerosi alimenti, per cui l’assunzione regolare di potassio è molto semplice se si segue una dieta varia ed equilibrata. In particolare, lo troviamo in tantissimi vegetali tra cui le verdure a foglia verde, ma anche in molti ortaggi, frutta e legumi. I vegetali freschi sono particolarmente ricchi di questo minerale. Alcuni tra i cibi più ricchi di potassio sono: i fagioli, i piselli, le lenticchie, le patate, i pomodori, gli spinaci, gli asparagi ed i frutti come banane, kiwi, avocado e albicocche.
Si trova anche nella frutta secca, specie i pistacchi, nei cereali integrali, legumi, patate e funghi.
Bella notizia, il cacao abbonda di potassio! Per questo un quadratino di cioccolato è consigliato in un’alimentazione sana, purché sia nero, fondente almeno al 70-80%. In quantità minore sono fonti di potassio anche i latticini, la carne rossa, il pollame ed il pesce. Con uno stile alimentare equilibrato, quindi, è molto difficile non riuscire ad assumere il quantitativo di potassio necessario al funzionamento del nostro organismo. In ogni caso, però, è bene non eccedere: livelli inadeguati di potassio (sia in eccesso che in difetto) possono portare a conseguenze da non sottovalutare.
Eccesso o carenza di potassio: conseguenze
Il potassio viene espulso principalmente attraverso il sudore, l’urina e le feci.
Bassi livelli di potassio nel sangue portano ad una condizione di ipokaliemia che dipende da diverse cause. La causa principale è la presenza di malattie che impediscono l’assorbimento del potassio per via orale, come disturbi gastrointestinali con vomito e diarrea frequenti, o condizioni patologiche come l’anoressia. Allo stesso modo, l’uso di farmaci diuretici o l’uso continuato di lassativi, fa sì che il potassio venga espulso troppo velocemente e non adeguatamente reintegrato. Anche gli sportivi possono rischiare una carenza di potassio dovuta all’ eccessiva sudorazione. In questo caso è sempre necessaria una corretta idratazione ed una buona alimentazione per reintegrare i minerali persi ed aiutare i muscoli a recuperare più velocemente. I segnali di un eventuale carenza di potassio sono: crampi muscolari, sonnolenza, nausea. A lungo andare, la ipokaliemia può provocare danni ai reni, al cuore (con rallentamento del battito cardiaco) ed al tono muscolare.
L'iperkaliemia è, al contrario, l’eccesso di potassio nel sangue. Questa anomalia può essere la conseguenza di disfunzioni renali oppure di un’eccessiva assunzione di integratori, molto più raro è l’eccesso dovuto all’alimentazione. La mancata eliminazione del potassio può essere provocata anche da una condizione di disidratazione. Se il potassio non viene espulso correttamente può provocare perdita di forza muscolare, aritmie e condizioni di ipotensione. I reni hanno il compito di smaltire il potassio, per cui i soggetti con malattia renale cronica devono limitare l’assunzione di questo minerale a causa della difficoltà nell’eliminazione.
(Articolo della Dott.ssa Della Bianca Maddalena)