“Il cibo è uno dei mezzi attraverso cui l’uomo e l’ambiente entrano in contatto fra loro; se il prodotto è consumato in maniera responsabile e sostenibile risulta in grado di preservare entrambi” World Eating Disorders Action Day, 2020. Anche mangiare può essere un atto ecologico. Una dieta sana e sostenibile dipende dalle scelte che compiamo tutti i giorni e ciò che decidiamo di mettere nel piatto può incidere sull’inquinamento di acqua e suolo, sulla deforestazione e sull’impiego delle riserve idriche. Cambiare le nostre abitudini per la salvaguardia delle risorse della nostra Terra ci permette di fare del bene anche a noi stessi, oltre che al Pianeta in cui viviamo.
Ma quali sono le regole alimentari da rispettare per attuare una dieta sostenibile?
Ecco alcune scelte alimentari eco-friendly, ossia a basso impatto ambientale:
1) Preferisci prodotti a km 0: è importante ridurre il consumo di alimenti importati dall’estero, al fine di ridurre l’inquinamento dovuto al loro trasporto. Inoltre l’acquisto di prodotti a km 0 garantisce il consumo di prodotti freschi.
2) Scegli i prodotti rispettandone la stagionalità: mangiare frutta e verdura di stagione ne assicura la qualità, la conservazione degli ecosistemi e ci permette di consumare alimenti privi di trattamenti e conservanti.
3) Preferisci prodotti biologici: l’agricoltura biologica permette di produrre alimenti di qualità senza utilizzare input chimici, con un basso impatto ambientale e avendo cura del benessere degli animali.
4) Riduci il consumo di carne (soprattutto bovina) e latticini: questo ci permette di diminuire il nostro contributo alla produzione di gas serra. La principale fonte di inquinamento al mondo sono gli allevamenti intensivi di animali che emettono 502 milioni di tonnellate di CO2 all’anno ed inoltre comportano un massiccio consumo delle risorse idriche. Gli alimenti a maggior impatto ambientale sono le carni, soprattutto bovine, ed i latticini, principalmente burro e formaggi. Ricordiamoci che mangiare meno carne rossa aiuta la salute e diminuisce le probabilità di insorgenza di patologie croniche e degenerative. Questo rappresenta un cambiamento minimo se riferito al singolo individuo, ma con un potenziale enorme se riportato in uno scenario globale dove tutti compiono scelte sane e sostenibili.
5) Prediligi il consumo di prodotti di origine vegetale: legumi, frutta, verdura, pane, pasta, riso, etc. Preferisci cereali non raffinati, in quanto I processi di raffinazione dei carboidrati (in particolare la produzione di zucchero, ma anche di pasta, pane, cracker, biscotti, etc.) richiede un elevato dispendio di energia e l’impiego di tecniche inquinanti.
6) Riduci gli sprechi di cibo. Acquista solo ciò che ti serve realmente scrivendo una lista della spesa e pianificando i pasti. Non buttare via gli avanzi di un pasto ma utilizzali per inventare nuovi piatti oppure congelali. Organizza il frigorifero e la dispensa in ordine di scadenza, ovvero quel che scade prima va consumato prima. Al supermercato acquista i prodotti più vicini alla scadenza se sai di consumarli nel breve periodo. Ricorda che la dicitura in etichetta “da consumarsi preferibilmente entro” non è una data di scadenza, il prodotto è ancora sicuro per la salute, ma alcune caratteristiche organolettiche possono alterarsi dopo quella data. Non comprare troppo cibo, soprattutto fresco, se non sei sicuro di consumarlo tutto.
7) Bevi acqua del rubinetto, eventualmente filtrata tramite apposite caraffe, oppure venduta in contenitori di vetro. Trasporta l’acqua utilizzando thermos o altri contenitori, evita di acquistare acqua in bottiglie di plastica.
8) Evita di acquistare cibi elaborati già pronti, come surgelati, sughi, barrette, vaschette di verdura o frutta, che hanno un grande impatto ambientale e non aiutano la linea. Preferisci piatti semplici, freschi e fatti in casa.
9) Riduci l’utilizzo dei fornelli a gas e ottimizza l’uso del forno elettrico. Preferisci la pentola a pressione perché permette di ridurre drasticamente i tempi di cottura, senza perdere il gusto dei cibi, e di realizzare modalità di cotture “light”.
10) Non acquistare prodotti con troppi imballaggi: più prodotti imballati si acquistano, più rifiuti si producono. Riduci il consumo di plastica (bottiglie, pellicola per alimenti, verdura e frutta confezionate, etc.). Conserva gli avanzi tramite contenitori di vetro o di plastica lavabili e riutilizzabili. Riduci l’utilizzo di beni monouso come posate, bicchieri e cannucce di plastica.
11) Orienta i tuoi acquisti verso aziende che si distinguono per il loro impegno ecologico: leggi sempre le etichette, dove è possibile trovare informazioni su come e dove un alimento è stato prodotto, come conservarlo al meglio e consumarlo in tutta sicurezza. Prediligi aziende che utilizzano confezioni di vendita riciclabili o plastic free.
12) Fai sempre la raccolta differenziata: quando finisci un prodotto, fai attenzione al tipo di confezione e segui le regole per la corretta raccolta differenziata.
È chiaro che la dieta ecologica maggiormente ecosostenibile sia quella a base di alimenti di origine vegetale, prediligendo quelli non raffinati. Tuttavia, anche la dieta onnivora può essere migliorata al fine di ridurre l’impatto ambientale, sostituendo ad esempio le carni di origine bovina con le carni di pollame (pollo, tacchino, etc.) e preferendo i grassi di origine vegetale, come olio di oliva, a quelli di origine animale.
Queste azioni sono dei piccoli gesti che possono contribuire alla salvaguardia del pianeta. Anche un piccolo cambiamento, se operato da tutti, può fare la differenza, come ad esempio una giornata completamente vegetale alla settimana oppure una minestra preparata con gli scarti delle verdure.
(Articolo della dott.ssa Della Bianca Maddalena)